Tale controllo, indolore e non invasivo, ha come scopo quello di diagnosticare e monitorare disturbi a carico dell’apparato urinario, sia maschile che femminile. Non è prevista nessuna norma di preparazione per questo consulto ma invitiamo i pazienti a portare con sé eventuali esami clinici di possibili patologia conclamate.
Perché effettuare una visita urologica?
Per disturbi nella minzione, per diagnosticare infezioni delle vie urinarie, per le calcolosi delle vie urinarie, per la diagnosi di eventuali neoplasie (tumori della prostata nell’uomo e degli organi dell’apparato urinario maschile e femminile, per prostatiti croniche e acute, per ipertrofia prostatica benigna, ecc).
Visto che tale visita è spesso vissuta dal paziente con grande imbarazzo, lo specialista è abituato a operare con grande discrezione e attenzione.
La visita per l’uomo si effettua attraverso l’analisi della zona genitale esterna e del basso addome, quindi si passa all’esame rettale, atto a valutare in modo rapido eventuali zone di consistenza aumentata conducibili a presenza di neoplasie maligne o di ghiandole “calde”, sintomo di prostatite soprattutto in pazienti giovani.
L’urologo potrà richiedere ulteriori esami (esami delle urine, del sangue, ecografia), in caso lo ritenesse opportuno.
La visita urologica femminile è invece simile a una visita ginecologica, atta a evidenziare eventuali prolassi della vescica associati a prolassi uterini. Talvolta, per esaminare meglio gli organi, lo specialista richiede un’ecografia del basso addome (con o senza sonda). Per tale motivo è sempre bene presentarsi alla visita con la vescica piena.
Nessuna preparazione.
Portare documentazione clinica.
Nessuna controindicazione.