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Il sistema nervoso centrale è il responsabile del traffico dati raccolto degli organi e dall’habitat in cui viviamo e delle successive ritrasmissioni agli organi stessi, permettendo così la corrispondenza fra tutti gli apparati. Lo studio e la cura di tale importante sistema sono seguite dalla neurologia.
La neurologia riguarda lo studio:
- del sistema nervoso centrale, di quello periferico e del sistema nervoso autonomo;
- del disturbi funzionali e strutturali del sistema nervoso, sia dovuti ad anomalie dalla nascita che da malattie degenerative quali il Parkinson e il morbo di Alzheimer.
Da secoli l’uomo ha a che fare con disturbi neurologici.
Prendendo ad esempio il Parkinson, è nel 1817 che James Parkinson pubblica “Essay on the shaking palsey”: la malattia viene definita “paralisi agitante”.Nonostante siano passati 200 anni dalla pubblicazione del saggio e nonostante gli studi e gli sforzi compiuti, non possiamo ancora definire le cause della malattia. Purtroppo inoltre, i farmaci ed i trattamenti ad oggi, indicati ai pazienti, servono soltanto ad alleviarne i sintomi.
Per quanto riguarda l’altra importante patologia neurologica, il morbo di Alzheimer, questa viene descritta per la prima volta ne 1906 da Alois Alzheimer. Anche in questo caso le cause e l’evoluzione della malattia non sono stati compresi e come per il Parkinson, i trattamenti farmacologici e le cure, non servono per arrestare il percorso, ma per alleviarne i sintomi. Si calcola che nel 2050, una persona su 85, a livello mondiale, sarà affetta da questa patologia (contro i 26 milioni di soggetti malati, ad esempio, nel 2006).
Altre patologie studiate dallo specialista neurologo, sono: la sclerosi leterale amiotrofica, la sclerosi a placche, l’epilessia, il tumore cerebrale, le malattie nervose periferiche, i disturbi del sonno, i tremori.
In quali casi si consiglia una visita specialistica neurologica? Nei casi di disturbi della memoria, della deambulazione o del movimento; nei casi d’insonnia o di sonnolenza diurna; nei casi di emicrania o di cefalee. Nei casi di decadimento cognitivo.