La visita specialistica di Chirurgia Vascolare risulta fondamentale per definire il percorso diagnostico-terapeutico di un soggetto affetto da una malattia del sistema circolatorio arterioso (restringimento o dilatazione dei vasi, degenerazione da aterosclerosi) o di quello venoso (dilatazione varicose, trombosi venose).
Il Chirurgo vascolare valuta la situazione clinica del paziente (storia, fattori di rischio, sintomi ed esame obiettivo) , gli esami diagnostici eseguiti e propone eventuali approfondimenti diagnostici per la terapia più opportuna, valutando rischi e benefici dei vari trattamenti disponibili.
Per quanto riguarda i pazienti affetti da una patologia arteriosa, la visita specialistica risulta indicata sia nei soggetti con sintomi di una patologia occlusiva delle arterie, come coloro che presentano una claudicatio degli arti inferiori (dolore insorgente durante la deambulazione) ,dolore a riposo o sintomi riferibili ad una ischemia cerebrale, sia in quelli che non presentano sintomi ma con patologie “a rischio”, come stenosi severa delle carotidi o dilatazione aneurismatica dei vasi arteriosi, in particolare dell’ aorta. Lo specialista valuterà se proseguire con la terapia medica (in questo caso programmando i necessari controlli) o procedere con un trattamento di rivascolarizzazione pianificando il tipo di intervento, chirurgico o meno invasivo di tipo “endovascolare” (angioplastica – endoprotesi).
Nei soggetti che presentano una insufficienza venosa degli arti inferiori la visita di Chirurgia vascolare risulta necessaria in particolare nei pazienti affetti da varici. Il Chirurgo vascolare eseguirà l’ inquadramento della insufficienza circolatoria attraverso una valutazione EcoColorDoppler di secondo livello (mappaggio per pianificare il trattamento), indicherà e programmerà il tipo di terapia (iniezioni sclerosanti con liquido o schiuma ecoguidate, terapia endovascolare o trattamento chirurgico anche in regime ambulatoriale).