Qual è la Mission di Fanfani?
Il Professor Fanfani ha fatto nel tempo – e forse anche in anticipo rispetto ad altre strutture – molte cose, utilizzando sostanzialmente due modelli: da una parte la qualità e i suoi strumenti, dall’altra la creazione di valore per il paziente.
È un Istituto in continua evoluzione.
Resta sicuramente viva la nostra storia. Potremmo chiamarlo “Istituto Fanfani 1.0”, utile a raccontare dov’eravamo, chi siamo, e in che direzione ci stiamo muovendo. Oggi diventa la versione aggiornata, parlando d’evoluzione, che in qualche modo contiene tutto ciò che era già parte del nostro patrimonio. Mi riferisco alla digitalizzazione, l’informatizzazione, ai sistemi di verifica e controllo, di audit.
Quanto è importante fare prevenzione?
Diagnosticare qualsiasi tipo di potenziale problema, in ambito specialistico, è per noi una mission fondante: permette infatti varie possibilità di scelta per il paziente. Altro aspetto da segnalare è che, quasi il 70% delle patologie che noi vediamo, sono croniche. In questo caso specifico, quindi, non si volge tanto lo sguardo alla guarigione ma al benessere, alla riduzione della sensibilità, alla gestione del dolore e a una convivenza migliore con la malattia.
Su cosa si basa il rapporto col paziente?
È molto cambiato nel tempo. In passato si costruiva sostanzialmente sulla fiducia. Oggi sono diversi sia i pazienti, che i valori. Mettiamo a disposizione un team di specialisti, non solo un singolo medico, per una visione globale della patologia. Dove il valore più importante resta sempre quello percepito dal paziente.