Abbiamo intervistato il Dott. Antonio Maone, Medico dello Sport, Mental Coach e Direttore del Centro per la longevità strategica e scienza delle performance.
Cosa si intende per “longevità strategica” e quali sono i suoi benefici?
Si tratta di un raffinato approccio alla salute e al miglioramento delle prestazioni fisiche e mentali dell’individuo. Combina i principi della Medicina di Precisione, orientata alla longevità, con tecniche di Coaching Strategico in Scienze della Performance, le stesse utilizzate da atleti e manager importanti, utili a potenziare le proprie risorse mentali e al raggiungimento del miglior risultato possibile in salute, efficienza e longevità.
Quali sono le basi scientifiche di questo approccio?
Per quanto oggi la scienza medica disponga di tecnologie straordinarie, è un dato di fatto che salute e forma fisica, come le malattie croniche, sono il risultato della somma delle nostre abitudini. Le neuroscienze ci insegnano che la mente crea le nostre abitudini sulla base degli stimoli dell’ambiente che creiamo intorno a noi. Di questo ambiente si può essere artefici e stare bene, oppure vittima de ammalarsi.
In un percorso di longevità strategica combiniamo non solo conoscenze scientifiche inerenti lo stile di vita provenienti dall’epigenetica, dalla biologia molecolare e dalle neuroscienze, ma anche un interventi di Coaching Strategico provenienti dalla Scienza delle Performance per fornire alla persona strategie mentali utili al perseguimento del risultato.
Cosa ha di diverso un percorso di longevità strategica da una comune dieta?
In un percorso di longevità strategica si lavora insieme e in modo scientifico su tutti i grandi pilastri del benessere psicofisico della persona: alimentazione, nutraceutica, attività fisica, sonno, gestione dello stress e gestione emozionale. È l’insieme di tutte queste cose che incide sulla qualità della nostra vita, e sul nostro benessere psicofisico.
Come è strutturato un percorso di longevità strategica?
Per definizione è una terapia strategica breve organizzata in un “percorso’’ che intende fare acquisire alle persone strumenti e strategie scientifiche da usare all’interno del proprio stile di vita, allo scopo di raggiungere l’obiettivo voluto nel minor tempo possibile. Questo vuol dire che fin dal primo incontro, una volta definito l’obiettivo, verranno date alla persona prescrizioni di comportamenti “strategici” da attuare nel proprio stile di vita affiancando il paziente in un arco di tempo di 8-10 mesi, per un numero massimo di 10 sedute. Resta inteso che la persona può decidere di sospendere il percorso in ogni momento.
Per chi è indicato questo percorso?
Non ci sono requisiti specifici ma, trattandosi di un approccio che unisce mente e corpo, è consigliato a tutte le persone curiose interessate a scoprire le proprie risorse fisiche e mentali e saperle sfruttare a proprio vantaggio sotto la guida di un medico professionista della salute per chi vuole fare una vita sana ed equilibrata.
A chi, invece, sconsiglierebbe questo approccio?
Un percorso di longevità strategica deve basarsi anche su un’etica della prestazione, rifiutando il ricorso a sostanze o pratiche nocive per la salute fisica e mentale di un individuo. Pertanto non è adatto per chi cerca integratori o farmaci per aumentare capacità lavorative, prestazioni sportive o per ridurre le ore di sonno. Come non è adatto a chi non vuole cambiare le proprie abitudini, come consumare abitualmente cibi processati industriali, pillole dimagranti o pasti sostitutivi.