MEDICI SPECIALISTI
Dott. Luigi Rega
Dott. Mohamed Bamoshmoosh
La risonanza magnetica cardiaca, viene utilizzata per diagnosticare patologie a carico del cuore e delle valvole cardiache, può essere impiegata inoltre per la valutazione di patologie vascolari e, grazie all’uso del contrasto, è l’unica metodica che permetta a oggi di visualizzare la presenza di danni strutturali del cuore, sia pregressi che recenti: infarto, umiocardite, infiammazioni del pericardio.
La risonanza magnetica al cuore si basa sull’utilizzo di un campo magnetico di elevata intensità. Rispetto ad altre metodiche di visualizzazione presenta diversi vantaggi: invasività quasi nulla, assenza di radiazioni ionizzanti e immagini in tre dimensioni.
Grazie a questo esame è possibile diagnosticare diverse patologie a carico del cuore e delle valvole cardiache, tra cui: cardiopatia ischemica, cardiomiopatie dilatative, miocarditi, cardiomiopatie ipertrofiche, cardiopatie congenite, valvulopatie e malattie del pericardio. Può inoltre essere impiegata per l’esame delle patologie vascolari.
Il paziente verrà fatto sdraiare su un lettino, dove gli verranno applicati gli elettrodi per il monitoraggio del battito cardiaco e le bobine di superficie necessarie per l’analisi, che non provocano nessun dolore.
Per la buona riuscita della risonanza magnetica è fondamentale che il paziente riesca a trattenere il fiato per circa 10 secondi: le acquisizioni vengono effettuate in apnea e con monitoraggio del battito cardiaco, al fine di eliminare gli artefatti da movimento cardiaco e respiratorio. Con ogni probabilità verrà somministrato per via endovenosa un mezzo di contrasto, circa a metà dell’esame. La durata dell’esame è variabile da caso a caso, con una media di 30 minuti.
È importante sapere che…
Nella Risonanza Magnetica Cardiaca senza contrasto non occorrono digiuno né esami preliminari.