L’ecografia transvaginale, spesso eseguita assieme all’ecografia pelvica, permette di studiare: il collo dell’utero, l’utero e le ovaie.
L’esame serve a ipotizzare l’origine di sanguinamenti o di dolori pelvici ed è utile a studiare la natura delle cisti ovariche, il rivestimento interno dell’utero (endometrio) e gli ingrossamenti della parete dell’utero, e inoltre a individuare l’eventuale presenza di tumori. L’indagine è una procedura sicura che può essere eseguita in qualunque fase del ciclo mestruale e anche in gravidanza. In alcuni casi, in accordo con la paziente, si può decidere di ricorrere all’ecografia transrettale.
Non occorre digiuno. Non urinare per 3 ore prima dell’esame e bere mezzo litro d’acqua naturale circa un’ora prima.
Portare precedenti indagini strumentali e di laboratorio e segnalare terapie in atto.
Nessuna controindicazione.